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Numero tre: perché è considerato perfetto?

Numero tre
Nel corso della storia umana, il numero 3 ha sempre avuto un significato unico, ma perché?

L'antico filosofo greco Pitagora ipotizzò che il significato dietro i numeri fosse profondamente significativo. Ai loro occhi il numero 3 era considerato il numero perfetto, il numero dell'armonia, della saggezza e della comprensione. Era anche il numero del tempo: passato, presente, futuro; nascita, vita, morte; inizio, mezzo, fine: era il numero del divino. Il tre è spesso il numero magico nelle fiabe e questo suona certamente vero nella nostra produzione "visivamente sontuosa" dell'amato Il flauto magico di Mozart.

Il numero 3 rappresenta la totalità del cosmo ma è anche associato ai massoni, di cui Mozart e il suo librettista Schikaneder erano membri.

Ma vediamo perché il tre è considerato un numero perfetto e le storie legate a questo numero.

L’importanza del numero 3 nella storia

Tre è il numero più piccolo di cui abbiamo bisogno per creare uno schema, la perfetta combinazione di brevità e ritmo. È un principio catturato perfettamente nella frase latina omne trium perfectum: tutto ciò che arriva in tre è perfetto, o ogni serie di tre è completa.

Intorno al 100 d.C., Nicomaco notò che i numeri perfetti raggiungono un'armonia tra gli estremi di eccesso e carenza, e cadono nell'ordine "adatto": 6 , 28, 496, e 8128 sono gli unici numeri perfetti negli intervalli tra 1, 10, 100, 1000 e 10000.

Il numero 3 è anche considerato il numero della fortuna. I Pitagorici insegnavano che il numero tre era il primo vero numero. Tre è il primo numero che forma una figura geometrica: il triangolo. Ma era considerato il numero dell'armonia, della saggezza e della comprensione.

Nelle fiabe il tre è spesso il numero magico. Agli eroi e alle eroine vengono spesso offerte tre scelte o tre test. Superano le difficoltà al terzo tentativo.

Il tre è anche un numero molto importante per alcune culture. Infatti, secondo la legge musulmana un uomo può divorziare dalla moglie ripetendo tre volte la frase “Io divorzio da te”.

Anche sulla Medaglia del Premio Nobel per la Pace il tre ha un numero importante. Infatti, sulla medaglia è incisa l'immagine di tre uomini nudi. L'iscrizione recita: Pro pace et fraternitate gentium, tradotto “Per la pace e la fratellanza degli uomini”.

Il numero tre nella religione

Quando una persona legge la Bibbia, emergono alcuni schemi e idee. I numeri spesso si ripetono sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento, direttamente o come multipli.

Alcuni di questi numeri includono sette, dodici e quaranta. Un altro numero importante è "tre". È un piccolo numero con un potente simbolismo.

L'uso del numero tre inizia all'inizio dell'Antico Testamento, e compare nei primi resoconti della storia registrata. Appare 467 volte nella Bibbia. Elencare il numero di volte in cui il numero appare nella Bibbia da solo, senza includere i numeri multipli di 3, richiederebbe molto tempo.

Alcuni esempi chiave di dove appare il numero tre includono, ma non sono limitati alle Tre Persone di Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo, o ai tre figli di Neò, ma sono anche 3 i padri d’Israele Abramo, Isacco e Giacobbe.

Anche l'Arca dell'Alleanza aveva tre oggetti: la giara d'oro della manna, il bastone in erba di Aronne, le tavolette con i comandamenti.

Ma il tre è anche legato alla vita di Gesù, che aveva 33 anni quando è stato crocefisso ed è stato rinnegato da Pietro tre volte e tre giorni rimase nella tomba.

Nella Bibbia il numero tre si riferisce direttamente alla natura di Dio. È una natura complessa che è difficile da comprendere per le persone con una comprensione limitata e mortale dell'universo. Comincia con l'origine di tutte le cose, con la natura stessa di Dio, l'essere, “...che è, che era e che deve venire…”.

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